Nella maggior parte degli ospedali il bambino, subito dopo la nascita, viene portato dal neonatologo per essere visitato. Potrà ricongiungersi alla sua mamma dopo una o due ore, se non anche più.
In realtà, se il travaglio e il parto non hanno presentato complicanze e il bimbo è sano e vitale, la cosa migliore da fare per la sua salute è metterlo, subito dopo la nascita, sulla pancia della mamma, in modo da favorire il bonding tra madre e figlio.
È vero però, che possono sorgere complicazioni che impediscono che questo primo contatto con la mamma avvenga.
Ecco che allora il contatto pelle a pelle si può avere con il papà.
Il neonato già conosce la sua mamma perché ha vissuto con lei nove mesi. Il papà invece è un "mondo nuovo" da scoprire.
Attraverso il contatto diretto si crea un legame anche con il papà, il piccolo con il passare dei giorni imparerà a conoscerne l’odore e inizierà a considerarlo come una figura familiare.
Il bonding, ovvero quel legame speciale tra i genitori e il loro cucciolo, si rafforzerà con il passare dei giorni. Più il piccolo conoscerà il papà più si sentirà legato a lui, il contatto lo rilasserà e lo tranquillizzerà dopo il trauma del parto. Il piccolo si sentirà protetto a contatto con il papà. Le sue grandi spalle saranno fin da subito per lui un riparo sicuro.
È importante che i papà si prendano del tempo per stare con i loro bimbi che li appoggino al proprio petto pochi minuti al giorno in un momento rilassante, ad esempio dopo l’allattamento o dopo il bagnetto. Il bambino imparerà a riconoscere il battito del cuore e il respiro del papà, inserendolo così nelle proprie figure familiari.
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