Guardando questa dolcissima immagine a pochi se non addirittura a nessuno verrebbe in mente che mamma gorilla stia viziando il suo piccolo. Eppure ancora oggi, con una certa frequenza, le mamme subiscono affermazioni del tipo "se lo tieni in braccio lo vizi" o ancora "si abitua se fai così". In realtà tenere in braccio il proprio bambino è del tutto naturale e risponde al soddisfacimento di un bisogno.
Secondo Bowlby il legame del bambino alla madre è il prodotto dell’attività di diversi sistemi comportamentali che sfociano nel tentativo di mantenere una vicinanza costante del bambino con la madre. Dove, per "comportamento di attaccamento" si intende ogni forma di comportamento che una persona adotta al fine di ottenere e mantenere la vicinanza a un individuo preferito.
L’attaccamento ha origini nella prima infanzia e lo sviluppo armonioso della personalità di un individuo dipende principalmente da un adeguato attaccamento alla figura materna o un suo sostituto. La possibilità di avere un attaccamento sicuro (quando il bambino sente di avere una figura di riferimento responsiva e sperimenta un senso di protezione, di sicurezza e affetto) fornisce al bambino una “base sicura”, ossia, un ambiente caratterizzato da una madre, che permette al bambino di sentirsi pienamente protetto ed accettato. Il bambino si sente sostenuto dalla base sicura e questo gli permette di rimanere solo con se stesso e di esplorare il mondo circostante senza timore. In particolare, Bowlby, osservò come la madre, e la relazione con lei, fornisca al bambino la base sicura dalla quale può allontanarsi per esplorare il mondo e farvi ritorno. Quando il bambino avverte qualche minaccia da parte del mondo esterno, cessa l’esplorazione per raggiungere prontamente la madre e poter ricevere conforto e sicurezza.
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