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Roberta

"Mamme Motel"

Le mamme sono come i "Motel", quelli dei film americani, che non ho mai capito se esiste davvero chi ci va a stare, per periodi più o meno lunghi, fin tanto che arriva lo sfratto. Ecco, le mamme ospitano poi, quando è arrivato il momento, mandano lo sfratto. Solo che, quello delle mamme, ha un prezzo molto caro, tanto che spesso ripetono di non farcela, hanno paura. E urlano, o si se urlano, perché fa male.

Poi sono proprio quelle di "hai voluto la bicicletta ora pedala". Certo, l'hanno voluta, solo che a volte ci sono salite, poi discese e lungo il cammino possono bucarsi le ruote o rompersi i freni e hanno bisogno di qualcuno che si fermi ad aiutarle. Molte volte senza neppure bisogno di spiegare, basta guardare per capire dove sta "l'intoppo". E allora basterebbe davvero poco, in molti casi.

Le mamme sono loro, quelle che gioiscono perché il loro bambino ha fatto cacca, ma sono anche quelle che dicono " no, aspetta, aspetta, aspetta non farla. Aspetta almeno mezz'oretta amore. Abbiamo messo la supposta", e del "E adesso, cosa faccio???". Con magari gli occhi spaventati e ansiosi dell'altro bimbo, puntati addosso speranzosi di trovare una soluzione.

Le mamme sono quelle che si prendono le malattie più remote perché il loro bambino, a sua volta, le ha prese all'asilo e gliele ha contagiate. E allora stanno di "merda" e per trovare il lato positivo, finito il tutto, perché le mamme in questo sono molto brave, dicono che è servito a perdere quei tre chiletti, perché si sa quando si sta male non si ha tanta voglia di mangiare.

Poi si, certo, stanno sveglie tutta la notte se il loro bambino sta male e non usano il termometro perché dal respiro accelerato si accorgono che la temperatura è salita, e, basta il bacino sulla fronte per averne conferma. Poi l'indomani, modalità panda, vanno a lavoro, anche se non ci vorrebbero andare, giustamente, preferirebbero stare con il loro piccolo.

Le mamme sono, donne dalle mille sfaccettature e dalle sette vite, dalle tante insicurezze e paure, alle volte corazzate ma altre un po' meno e allora hanno bisogno di cure, per poterle, a loro volta dare, alla creatura che hanno "dato" al mondo.

Le mamme sono questo e tanto, tanto altro ancora. l'UNICEF dovrebbe dichiararle "specie protetta" perché sono fantastiche, un perno su cui spesso ruota l'intera famiglia.

Ma per fare questo hanno bisogno di sostegno e che l'unica cosa che le venga detto sia:

"Mamma, brava, stai facendo del tuo meglio! Se hai bisogno ci sono io con te".



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