Quanto ci è concesso di essere arrabbiati?
Quanto contemplo di poterlo essere?
Siamo soliti pensare che esistano emozioni "buone" che ci fanno stare bene e emozioni "cattive" che diversamente ci fanno stare male. Quindi accettiamo di essere felici ma non di essere arrabbiati.
In realtà non è così!
È importante riconoscere che esistano diverse emozioni, accettare di poterle vivere ed entrate in contatto con loro. Come?
Ascoltiamole e comunichiamole.
Mai come negli ultimi anni ho sperimentato vissuti di rabbia. Ma, solo nell'ultimo periodo "ho preso contatto" con la "mia rabbia".
Prima di allora, mi arrabbiavo ma non accettavo di farlo e quindi, subito dopo, venivo travolta da un forte senso di colpa.
Da quando son diventata mamma ho iniziato ad arrabbiarmi spesso o, perlomeno, più di quanto lo facessi prima, è quella che viene chiamata "la rabbia delle mamme".
Una rabbia non contemplata, non accettata, sbagliata. Quella che ti fa sentire una "cattiva mamma".
Perché non ci si può arrabbiare!!! La rabbia è un "emozione cattiva", e tu mamma se la provi sei una "cattiva mamma"! Questi sono i messaggi che passano e i giudizi che si radicano.
In realtà ho scoperto che ci si può arrabbiare e che non per questo si è persone brave o persone cattive.
Ascoltiamo la nostra rabbia, riconosciamola come un emozione e accogliamola, non reprimiamola, piuttosto troviamo le nostre strategie per gestirla.
Io la mia rabbia l'ho incontrata.
Bruciava, accecava e scoppiettava.
Poi, le ho stretto la mano, l'ho guardata negli occhi e ho cercato di ascoltarla, e, a quel punto, ha iniziato a scaldare, illuminare, profumare di camini accesi nelle vie del centro, e il suo suono è diventato un "rumore bianco", capace di annullare tutti gli altri rumori.
Son riuscita a rappresentarla, e, mostratasi a me proprio come un ho potuto contemplarla.
Tu, la tua come la rappresenteresti?
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